La Storia
È dal 1959 che le Suore Canossiane prestano la loro opera ad Avella.
Agli inizi, fra le loro attività vi era una scuola di “taglio e cucito” e una scuola per dattilografe.
Da sempre le Suore hanno avuto con la comunità
un rapporto proficuo, abbinando percorsi di formazione lavorativa alla cura, alla crescita e all’educazione dei più piccoli, con particolare attenzione alla formazione spirituale. Un binomio che continua tuttora, stabile e inalterato nel tempo.
Ricavata dal restauro di un antico edificio del XIX secolo, donato all’Istituto delle Suore Canossiane dalla famiglia Gragnani, oggi la struttura è un vero e proprio gioiello, che si sviluppa su oltre 2000 mq, e offre la possibilità di soggiornare e vivere eventi culturali, religiosi (ritiri, esercizi, giornate di spiritualità ecc.) e di festa.
Santa Maddalena
Maddalena di Canossa nasce a Verona nel 1774, in una famiglia nobile che apparteneva all’antico casato longobardo dei Canossa.
Sin da giovane, si interroga sul senso della propria vita e cerca un modo concreto per esprimere quell’Amore crescente che sente verso Dio e verso gli altri. Dopo l’esperienza della clausura, comprende che è proprio questo Amore a
spingerla fuori dalle mura del monastero, per andare tra le strade della città ad aiutare i più poveri e bisognosi.
I primi tentativi in questa direzione sono a Verona, presso il quartiere di San Zeno: qui, Maddalena accoglie bambine abbandonate e le educa con l’aiuto di giovani donne amiche, che diventeranno le future Madri Canossiane.
Questo sogno, che ha nel Cristo crocifisso il fulcro vitale della sua spiritualità e della sua missione, inizia a diffondersi e ad “attecchire” sempre più, fino a quando nasceranno ufficialmente le prime comunità canossiane delle Figlie della Carità (1808). Qualche anno più tardi prenderanno vita il ramo maschile dei Figli della Carità ed il coinvolgimento dei laici in questo progetto di vita comunitaria.
L’evangelizzazione, l’educazione e la cura di chi soffre diventano i punti fermi della missione di Maddalena: una linfa che, sulla scorta del suo coraggio e del suo entusiasmo, continua a scorrere anche per noi oggi.
Maddalena muore a Verona il 10 aprile 1835. Nel 1941 Pio XII annuncia la sua beatificazione e nel 1988 Giovanni Paolo II la proclama Santa.
La Missione
La ricerca di Maddalena parte da un’esperienza di incontentabilità e domande profonde di senso. Sin dalla giovane età abita in lei un grande sogno, che con il tempo matura e diviene realtà tangibile.
Uno su tutti è il valore che Maddalena intuisce nel Signore Crocifisso: l’Amore. E comprende che questo Amore è la chiave di ogni cosa.
Amare Dio e le altre persone significa lasciarsi plasmare dal Crocifisso: non si tratta solo di un amore che accetta di soffrire, ma di un amore che ha risorse creative ed è capace di rispondere ai bisogni delle persone in qualsiasi condizione storica.
Maddalena desidera mettere in circolo l’Amore incondizionato ricevuto dal Signore attraverso gesti di tenerezza, che possono alimentare la vita fraterna e quella ministeriale. Capisce che questo sogno può essere realizzato attraverso alcuni ministeri di carità che ancora oggi accompagnano le nostre scelte comunitarie:
. la formazione e l’educazione della persona in tutte le sue dimensioni;
l’accompagnamento in percorsi di fede e facendo conoscere il Signore come un Padre e una Madre che amano e desiderano il bene dei propri figli fino in fondo;
. l’assistenza agli ammalati, per portare consolazione e accompagnamento spirituale;
. la collaborazione con i laici nei diversi ambiti di vita per costruire nell’oggi il futuro.